La chiave dello zucchero di Giacomo Mameli
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Mercoledì 3 luglio alle 19.30 il chiostro del Centro Culturale San Francesco sarà lo scenario della presentazione del libro di Giacomo Mameli “La chiave dello zucchero”, inserito nel calendario del Festival “Sette sere,Sette piazze,Sette libri che per la prima volta approda ad Ozieri.

Il libro racconta la seconda guerra mondiale, dando voce a sette diretti protagonisti. Dentro i loro racconti una moltitudine di altre vite e tragedie rimosse. Soldati, prigionieri di guerra, partigiani testimoniano il quotidiano di una sottostoria introvabile nei libri di Storia.

Il libro è stato scritto quasi sotto dettatura, con pochissimi interventi esterni ai racconti, per lasciare intatta la spontaneità della narrazione orale.

Esperienze diverse che portano in diversi scenari e teatri di guerra (Egitto, Tunisia, Kenya, Sudafrica, Piemonte, Toscana, Polonia); tutte hanno un legame forte con la Sardegna: coinvolta più di quanto appaia in quel grande disastro, anche direttamente, come ricorda la strage del ’43 raccontata da Iolando Fosci (vivente), quando gli aerei americani fecero 99 morti e 300 feriti bombardando l’inerme abitato di Gonnosfanàdiga.

Gli altri racconti portano dentro la battaglia di El Alamein, dove Egidio Lai si salvò dalle pallottole nemiche al riparo di un muro raccapricciante di cadaveri ammucchiati; nella «guerra delle mine» dell’artificiere Francesco Cossu, in Tunisia; attraverso lo sbando dell’8 settembre 1943 nella Resistenza di Francesco Salis, il partigiano Ulisse morto nella strage di Valmala, e di Adriano Vargiu, membro della piccola banda di Ariano, giustiziata dai tedeschi e dai fascisti in Toscana (e qui s’innesta anche la preziosa memoria di Giuseppe Fiori sul partigiano Alfredo Gallistru).

Infine si presenta la rievocazione dell’oppressione tedesca della polacca Leokadia Sas (sarda d’adozione), dove trova posto il raro ricordo del giovane professore Karol Wojtyla. Con abilità Mameli intreccia memorie orali, sapiente indagine giornalistica e letteratura storiografica, ma sempre tenendo saldo il filo di un’affabulazione che sa di racconti intorno al fuoco.

Giacomo Mameli, giornalista, scrittore e direttore del mensile Sardinews, si è laureato in Sociologia alla Scuola superiore di giornalismo di Urbino ha discusso la tesi con Paolo Fabbri e Carlo Bo “Quattro paesi, un'isola”, è direttore artistico del festival letterario “Settesere, Settepiazze, Settelibri” a Perdasdefogu.

Il festival letterario nasce nel 2010 allo scopo di promuovere la lettura, portando gli autori ad avere un dialogo diretto con i loro lettori. Una settimana dedicata interamente alla cultura con ospiti di rilievo nazionale ed internazionale, dando spazio anche agli autori isolani.

L’obiettivo è quello di rinsaldare i rapporti della comunità attraverso la lettura e il coinvolgimento di tutti i rioni: ogni piazza, ogni cortile si trasforma in un teatro a cielo aperto dove ognuno porta una sedia dalla propria casa, come avveniva nel passato.

 

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