Mostra antologica "Eugenio Bardzki: tra Sardegna e sogno"
Inaugurazione Mostra antologica:
“Eugenio Bardzki, tra Sardegna e sogno”
Ozieri, Civico Museo Archeologico “alle Clarisse”, da sabato 4/6 a domenica 3/7/2022
L’Amministrazione comunale e l’Istituzione “San Michele” (col fondamentale contributo della famiglia Bardzki) inaugurerà sabato 4 giugno alle 18,00 al Civico Museo Archeologico “alle Clarisse” di Ozieri, la prima mostra antologica sull’importante pittore, disegnatore, scultore e illustratore romano Eugenio Bardzki (1908-2008). La mostra si compone di circa 90 dipinti e disegni, di cui la metà provenienti dalla collezione Bardzki di Roma, ed è accompagnata da una monografia sull’artista curata dai critici d’arte Michele Calaresu e Mario Lai.
Bardzki era molto legato ad Ozieri (città di origine della moglie) e qui nel 1948 realizzò e donò un grande olio su tela tutt’ora esposto nella nostra Cattedrale; inoltre nel 1979 dipinse un grande affresco per la chiesa di S. Sebastiano; infine, nel 1980 realizzò un grande ciclo di affreschi per la chiesa di S. Francesco (dove sono presenti anche 5 grandi olii su tela). Si dedicò per oltre 70 anni alla raffigurazione dei paesaggi (anche sardi, con particolare attenzione al Logudoro e ad Ozieri, all’arte sacra, alla pittura “fantastica” e all’illustrazione dei libri (circa 50 opere editoriali, prevalentemente per ragazzi).
Bardzki è da annoverare tra i più grandi artisti italiani di pittura “fantastica” (o “fantasy”, come più recentemente viene definito questo genere) del XX secolo, prima dell’avvento della tecnologia digitale.
In maniera originale l’artista si ispirò ai grandi pittori del passato (quali Turner, Blake, Füssli, Puvis de Chavannes, Klinger, Böcklin, Kubin o Magritte) creando personalissimi mondi, intrisi di mitologia classica, saghe nordiche e avventure medioevali.
Parallelamente alla pittura “fantastica”, Bardzki conduce una propria ricerca nel campo della pittura di paesaggio, trovando ispirazione nella natura sfolgorante del nord Sardegna, nella città di Roma e nei paesaggi del Centro Italia. Se la Sardegna è per Bardzki l’eterno della natura, il paesaggio romano è per lui soprattutto la scoperta di scorci inediti nei luoghi più noti della città storica: immagini immote e sospese nel tempo. Qui la tecnica e il gusto per gli acquerelli sembrano fare stretto riferimento alla grande stagione paesaggistica inglese dell’Ottocento (quella di Constable, Turner e Burne-Jones), in cui l’aspetto documentario si intreccia con un’inquietudine tipicamente romantica.
La mostra sarà aperta dal martedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19 e sabato e domenica con orario 10-13 e 15-18, fino a domenica 3 luglio, salvo proroghe. Nell’arco temporale della mostra sono previsti alcuni appuntamenti speciali: sabato 18 giugno alle 20.30 si esibiranno nelle sale del museo i “Bonayres”, una formazione musicale che sta emergendo nel panorama della musica del tango argentino; in data da definire sarà possibile apprezzare le analisi proposte da una nota storica dell’arte.
Ozieri, 28/05/2022 Il Direttore dell’Istituzione Culturale S. Michele
Dott. Giovanni Frau